giorno 5: CARTAGENA

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Ci svegliamo all’alba per prendere un volo interno per Cartagena, districandoci tra letti a castello, cerniere di zaini che fanno resistenza e una scala presa d’assalto da chi cerca di infilarsi in bagno prima di qualcun altro. Finalmente, via verso il mare, il caldo, e una camerata mista da dieci, molto probabilmente.

All’aeroporto di Medellín, fare colazione si rivela più complicato del previsto: non c’è quasi nulla che non contenga queso. Alla fine ripiego su un barile di caffè americano – bollente e annacquato – e una fetta di tarta de coco che somiglia più a una piastrella alla cannella. Per fortuna, è buona.

In attesa dell’imbarco, mi ritrovo a scorrere i giornali colombiani, che annunciano un possibile passaggio di Modric all’Inter. Una crudeltà gratuita, se devo dire la mia, perché, come quasi tutte le cose che sembrano troppo belle per essere vere, non accadrà.

Cartagena de Indias è la regina della costa caraibica colombiana, una città vibrante e colorata dove storia e modernità si intrecciano con disinvoltura. Lo si capisce subito, appena ci stringiamo sul taxi diretto all’ostello. Il suo cuore pulsante è il centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, circondato da mura imponenti che raccontano secoli di storie, pirati e commerci. Passeggiando tra le strade di ciottoli, ti immergi in un mondo di edifici coloniali dai colori pastello, con balconi traboccanti di fiori e piazzette animate da musicisti e artisti di strada.

Cartagena è la città di Florentino Ariza e Fermina Daza, e oggi fa caldissimo. Non potrei essere più felice, anche se girando la città a piedi con una guida locale sembra di stare dentro un forno ventilato. Passeggiando nel centro storico, mi sembra di essere tornata a Cuba: ci sono baretti che servono rum, artisti di strada e venditori ambulanti che offrono sigari.

Cartagena è anche sinonimo di vitalità: le piazze e i vicoli si riempiono di suoni, dalle salse improvvisate agli angoli delle strade ai tamburi afrocolombiani. Oltre alla sua bellezza pittoresca, la città è avvolta da un’atmosfera unica che unisce la tradizione alla cultura afro-latina, visibile non solo nella musica ma anche nella cucina e nelle danze, come la champeta e la cumbia.

Lungo il mare, il quartiere di Getsemaní, un tempo considerato poco sicuro, è oggi il centro della scena artistica e bohémien. Qui i murales raccontano storie di resistenza e orgoglio culturale, e i locali notturni con le terrazze affacciate sul tramonto caraibico attirano viaggiatori e locali fino a tardi.

Il Gruppo Disagio sta rendendo questa vacanza indimenticabile. A cena, ci sediamo tutti insieme, schierati in formazione. Abbiamo passato il pomeriggio a correre e spintonarci in mezzo alla strada per scattare foto, urlandoci: «Togliti, mi stai rovinando l’inquadratura!» e «No, TU mi stai rovinando l’inquadratura!».

Stasera ho anche assaggiato tre rum diversi sui bastioni della città, mentre il mare brillava sotto il cielo.

Ma c’è un però. Dormo in un ostello all’interno di una casa coloniale restaurata, la camera è da sette, soppalcata. Io sono al piano di sopra, mentre sotto c’è qualcuno che russa in modo insopportabile, un suono così forte da bucare le pareti. Mi viene voglia di prendere a testate il muro.

A un certo punto, non riesco più a resistere: mi affaccio sul buio delle scale e emetto un potentissimo e tagliente SHHH!

Si ferma solo per un secondo.

Mauro Lima via Unsplash

Cartagena è una città ricca di storia e bellezze architettoniche. Ecco alcune cose che dovresti assolutamente vedere:

  1. Centro Storico (Ciudad Amurallada): Passeggia tra le strade acciottolate, esplora le piazze e ammira le colorate facciate coloniali. Non perdere la Plaza de Bolívar, con la sua cattedrale e il palazzo dell’Inquisizione.
  2. Castello di San Felipe de Barajas: Questa imponente fortificazione è una delle più grandi costruzioni militari dell’epoca coloniale. Salire fino in cima offre una vista spettacolare sulla città.
  3. Bastioni di Cartagena: Fai una passeggiata lungo le mura che circondano il centro storico. I bastioni offrono panorami incantevoli, soprattutto al tramonto.
  4. Museo del Oro: Scopri la storia e la cultura indigena attraverso una straordinaria collezione di oggetti in oro e ceramiche.
  5. Cartagena di Indias: Visita il mercato di Bazurto, un’esperienza vivace e autentica dove puoi trovare cibo locale e artigianato.
  6. Spiagge: Non dimenticare di rilassarti sulle splendide spiagge come Playa Blanca o le isole di Rosario, dove puoi nuotare e goderti il sole.
  7. La Torre dell’Orologio: Questa iconica struttura è il punto d’ingresso al centro storico ed è circondata da ristoranti e negozi.
  8. Convento de la Popa: Situato su una collina, questo convento offre una vista panoramica sulla città e una bellissima chiesa.
  9. Getsemaní: Questo quartiere è noto per la sua arte di strada, ristoranti trendy e un’atmosfera bohémien. È un ottimo posto per assaporare la vita notturna.
  10. Palazzo della Inquisizione: Un’importante testimonianza della storia di Cartagena, offre una visione affascinante e inquietante del passato della città.

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