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giorno 11: GRAND CANYON
Quando la sveglia ha suonato impietosa alle 6:30, avevo un mal di testa terribile. Così mi sono sparata una pillola di un analgesico comprato al supermercato e ho dormito per quasi 400 miglia di viaggio in macchina. Mi sono addormentata al Four Corners e mi sono svegliata al Grand Canyon.…
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giorno 10: DEAD HORSE POINT + ARCHES NATIONAL PARK
L’idea di trasferirmi per sempre nella riserva Navajo continua a persistere. Di casa non mi manca niente, a parte il mio cane, alcune persone e un espresso fatto come si deve. E no, non mi sono ancora stancata di guardare i sassi. Dead Horse Point è come un gigantesco palcoscenico…
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giorno 9: MONUMENT VALLEY
Lasciamo Las Vegas al mattino presto. Mentre facciamo colazione, qualcuno sta ancora fumando e giocando dalla sera prima. Ci lasciamo alle spalle la Strip e ci addentriamo nel deserto, lo stesso dove in CSI i serial killer vanno sempre a fare le peggio cose. Da qualche parte c’è l’Area 51,…
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giorno 8: LAS VEGAS
Passare due giorni e due notti qui è stata una delle esperienze più strane della mia vita. Las Vegas è davvero il Paese dei Balocchi per adulti. Gli hotel-casinò competono a chi la spara più grossa, con la pacchianata più incredibile. L’Encore è il più nuovo e chic, luminosissimo. Il…
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giorno 7: LAS VEGAS
Siamo arrivati fino a Zabriskie Point, superando i 119 gradi Fahrenheit. La nostra macchina zarrogante ha attraversato la Death Valley senza fare una piega, lanciata come un proiettile. Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto Las Vegas. Non esiste un’altra città come questa. È tutta finta, eppure così affascinante. È una Gardaland…
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giorno 6: DEATH VALLEY NATIONAL PARK
Ore di frutteti, poi il paesaggio cambia ancora e diventa arido. La highway si restringe e inizia a salire: il parabrezza sembra la più classica foto di Pinterest, sezione viaggi. La luce abbacinante del sole rende difficile tenere gli occhi aperti. Ci fermiamo all’ultimo distributore al limitare del deserto per…
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giorno 5: SEQUOIA NATIONAL PARK
Mi ha svegliato una scossa di terremoto verso le quattro e mezza – cinque, e non sono più riuscita a dormire. Ho acceso l’iPod al buio e ho aspettato che si svegliassero anche gli altri. Alle sei abbiamo aperto le porte e le finestre del residence. Entrava una luce fredda…
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giorno 4: YOSEMITE NATIONAL PARK
Oltre alle urla e alle sirene, durante la notte ho sentito una scossa di terremoto. Pensavo di averla sognata, ma non era così. Siamo partiti presto, e per strada c’era solo un senzatetto a petto nudo sotto il piumino. Ci siamo fermati a fare colazione in un diner: pancake con…
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giorno 3: SAN FRANCISCO
Mi sono svegliata di nuovo alle sei del mattino, disturbata dalle urla e dalle sirene della polizia. Non è che Frisco sia una città degradata, anzi. È solo che tutto il degrado si concentra sulla Nona Strada. Dopo una colazione abbondante a base di frutta e pancake, siamo andati alla…
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giorno 2: SAN FRANCISCO
Alle sei ero già sveglia, ovviamente. San Francisco ha segnato l’inizio della mia avventura americana. Mi è piaciuta subito, anche solo dal finestrino del taxi che mi portava via dall’aeroporto, mentre la città si svelava lentamente nel nero della notte. Abbiamo fatto colazione al primo Starbucks, soli insieme ai pompieri.…
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giorno 1: SINDROME DA CLASSE TURISTICA
Dopo una mattinata trascorsa vagando confusamente per il Terminal 1 di Malpensa, carica come un yak e schivando la gente che mi urtava, mi sono sistemata su un aereo per un volo che sembrava non finire mai, bloccata in un interminabile 31 luglio, fuori dal tempo e dallo spazio. Le…
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weekend lungo a BERLINO
Berlino è una città strana. C’è una Kreuzberg vivace e colorata, dove si mangia kebab a mezzanotte, e ci sono angoli che mostrano una bruttezza commovente, tipica di ciò che è stato progettato principalmente per essere pratico. Non sono ancora riuscita a farmi un’idea chiara di questo posto. Giorno 1…