Le isole Perhentian sono un piccolo paradiso tropicale al largo della costa nord-orientale della Malesia, nel Mar Cinese Meridionale. L’arcipelago è composto principalmente da due isole:
- Pulau Perhentian Besar (la “grande”)
- Pulau Perhentian Kecil (la “piccola”)
La prima è più tranquilla, con resort un po’ più curati e un’atmosfera rilassata, mentre la seconda è il regno dei backpacker, con sistemazioni spartane, feste in spiaggia e un’atmosfera più vivace. Da quando siamo arrivati, non ci siamo più messi le scarpe.

Siamo fuggiti dal campeggio infestato dai topi, letteralmente di corsa. Abbiamo passato la mattinata a chiedere in tutte le strutture se potessero accoglierci e quanto ci sarebbe costato, poi abbiamo iniziato ad arrovellarci su come farci dare un rimborso per le notti che non avremmo trascorso nella topaia. A quel punto, ho deciso che mi meritavo un bagno per schiarirmi le idee (considerando anche che non avevo dormito).
Mi hanno chiamata mentre ero in acqua, e sono corsa a recuperare i miei averi con il sarong fradicio che cercavo di tenermi legato in vita e mi sono messa lo zainone verticalone in spalla. Il nuovo campeggio è più economico e, incredibilmente, anche più carino: segno inequivocabile che ci siamo fatti fregare alla grande con il precedente.

La nuova sistemazione è una graziosa palafitta in legno. Ora ho due coinquilini invece di uno, un’ampia veranda e soprattutto un bagno dove non rischio di ritrovarmi il dentifricio sui piedi se lo sputo nel lavandino.
Le serate le passiamo al chiosco sulla spiaggia, una birra dopo l’altra, fino a quando la voce diventa impastata e il mare un unico riflesso nero punteggiato di luci. Le mattine, invece, le iniziamo con la faccia verdastra, saltando su qualche barchetta per nuove esplorazioni. Abbiamo portato la ragazza vittima del topo dal medico di Perhentian Besar, e sembra tutto a posto.

Siamo sempre in acqua. Ho la pelle di un colore che raramente ho avuto in vita mia e i capelli così biondi che quasi non mi riconosco. Nuoto accanto a tartarughe grandi come tavolini e, a Shark Point, gli squali che incrocio non superano le dimensioni di una delle mie pinne. Dovrei sentirmi completamente felice, dovrei essere in pace.
E invece, ogni tanto, qualcosa mi divora da dentro. Un’inquietudine che non riesco a scrollarmi di dosso. Sono lì, sdraiata sulla sabbia, con i granelli tra i capelli e gli occhi socchiusi. Fisso il rosso dei miei capillari attraverso le palpebre, il respiro lento.
E poi, sbam.

Cosa aspettarsi alle Perhentian
🌴 Spiagge da sogno – Sabbia bianca, acqua turchese e palme ovunque. Non servono scarpe, si gira scalzi dalla mattina alla sera.
🐠 Snorkeling e immersioni pazzeschi – Nuotare accanto a tartarughe marine giganti e squali pinna nera è praticamente la norma. I fondali sono pieni di coralli e pesci colorati.
🚤 Giri in barca e jungle trekking – Oltre all’acqua cristallina, si può esplorare la giungla dell’entroterra tra varani, scimmie e panorami incredibili.
🍛 Cibo locale e notti al chiaro di luna – Pochi ristoranti, qualche BBQ sulla spiaggia, birre prese nei posti giusti (la Malesia è a maggioranza musulmana, quindi l’alcol è meno diffuso) e lunghe serate sotto le stelle.
Come arrivarci
Le isole non hanno aeroporti, quindi il viaggio è un po’ un’avventura:
✈️ Volo per Kota Bharu (da Kuala Lumpur o, con un po’ di fortuna, da Kota Kinabalu).
🚖 Taxi o bus fino a Kuala Besut – Un’oretta di strada.
🚤 Speedboat per le Perhentian – Una traversata di 30-45 minuti che può essere tranquillissima o una corsa da montagne russe, a seconda del mare.
Le Perhentian sono il posto perfetto per staccare la spina e vivere con il minimo indispensabile: costume, maschera e tanta voglia di mare. 🏝️

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