Partiamo prestissimo. Fuori è ancora buio, ma siamo già in ritardo. Salgo sul pullman masticando a metà il mio toast al burro di noccioline, perché la giornata promette di essere intensa. Arrivati all’aeroporto di Kuching, è subito corsa nella hall con gli zainoni in spalla. Riusciamo a sbagliare fila ben due volte, ma al terzo tentativo ce la facciamo. Sono l’ultima: dietro di me chiudono il check-in.
Abbiamo giusto il tempo per una seconda colazione da Starbucks, una scelta che ha l’apporto calorico di un cenone di Capodanno. Nel frattempo, approfittiamo del free Wi-Fi per sistemare i conti in sospeso con il mondo. Poi, finalmente, ci imbarchiamo su un piccolo bimotore che ci porterà in un posto dove non prende nemmeno l’ombra del segnale.

L’aeroporto in cui atterriamo sembra una villetta di campagna, talmente minuscolo da sembrare una scenografia. Appena l’unica assistente di volo apre il portellone, ci colpisce un’onda di caldo umido che sembra amplificare all’infinito quello di Singapore. Pranziamo in modo “equilibrato” con lattine di birra, arachidi salate e patatine – il meglio che siamo riusciti a trovare – prima di salire su un pulmino scassato che ci porta verso la nostra meta.
Secondo la pagina ufficiale del Parco Nazionale di Mulu, ci sono solo tre modi per arrivare qui: a piedi, in canoa o con le ali.

Mulu è un mondo a parte: un minuscolo villaggio con una scuola elementare, una clinica, ma niente banche, niente farmacie e un’unica strada asfaltata alla meno peggio. C’è un emporio che vende un po’ di tutto, fiumi larghi come autostrade, cascate nascoste in pozze segrete e alberi così alti da far sembrare i palazzi di città dei modellini. Sullo sfondo, pinnacoli di roccia grigia acuminati come matite completano il panorama.
Prima di ogni trekking è obbligatorio registrarsi sulla bacheca del parco. Non è solo burocrazia: la foresta pluviale qui ride in faccia ai nostri concetti di “orientamento” e “punti di riferimento”. Perdersi è facilissimo, e il rischio non è da sottovalutare. Dopo il tramonto, l’aria si riempie di nuvole nere di pipistrelli che escono dalle grotte – non esattamente gli animali più apprezzati del 2020.

In questa umidità, i vestiti che indossi finiscono fuori gioco in un solo giorno: inutilizzabili il giorno dopo. Si cena in una palafitta altissima, dove si entra rigorosamente scalzi, mentre il rumore della foresta sembra avvolgere tutto. Quando le guide ci mandano via, ci trasferiamo sulle scale delle palafitte più basse, dove alloggiamo per la notte. Qui, con una scorta di birre prese all’emporio e qualche confezione di Oreo (onnipresenti in Malesia), chiacchieriamo sotto un cielo coperto di stelle.
La notte, però, è un’altra sfida. Bisogna scacciare i gechi che si sono impossessati del soffitto della nostra stanza prima di riuscire, finalmente, a provare a dormire.

Ecco le cose essenziali da sapere prima di andare al Parco Nazionale di Mulu:
1. Come arrivare
- Mezzi di trasporto limitati: Si può raggiungere Mulu solo in tre modi: in aereo (il più comune), a piedi o in barca. I voli partono principalmente da Kuching, Miri o Kota Kinabalu, con piccoli aerei di compagnie locali come MASwings.
- Nessun accesso diretto via terra: Non ci sono strade che conducono al parco, quindi pianifica in anticipo.
2. Cosa portare
- Abbigliamento leggero e traspirante: La foresta pluviale è calda e umida, quindi opta per tessuti che asciughino rapidamente.
- Scarpe adatte: Scarpe da trekking o sandali chiusi con una buona presa sono fondamentali per i sentieri scivolosi.
- Impermeabile o poncho: La pioggia può arrivare in qualsiasi momento.
- Repellente per insetti: Essenziale per tenere lontani le zanzare e altri insetti.
- Torcia: Molti trekking e visite alle grotte richiedono una luce propria.
- Medicinali e kit di primo soccorso: Non ci sono farmacie, quindi porta tutto il necessario.
3. Cosa aspettarsi
- Clima: Caldo e umido, con temperature intorno ai 30°C e alta probabilità di pioggia.
- Mancanza di connessione: Non c’è copertura cellulare. La connessione Wi-Fi è disponibile solo in alcuni resort, ma spesso lenta.
- Condizioni spartane: Anche le sistemazioni più lussuose sono abbastanza semplici. Preparati a uno stile di vita immerso nella natura.
4. Attività principali
- Grotte spettacolari: Tra le più famose ci sono la Deer Cave (con le sue colonie di pipistrelli), la Clearwater Cave e la Wind Cave.
- Trekking: I percorsi vanno da brevi passeggiate a trekking impegnativi, come quello ai Pinnacles, che richiede buona forma fisica.
- Osservazione della fauna: Puoi vedere pipistrelli, insetti unici, uccelli e occasionalmente cervi o scimmie.
5. Logistica
- Registrazione obbligatoria: Prima di ogni trekking devi registrarti al centro visitatori del parco per motivi di sicurezza.
- Prenotazioni necessarie: I posti nelle grotte o nei tour guidati possono essere limitati, quindi è meglio prenotare in anticipo.
- Costo d’ingresso: Esiste una tassa d’ingresso al parco (intorno a 30-40 MYR per adulti).
6. Budget
- Niente bancomat: Porta abbastanza contanti per coprire spese di alloggio, pasti, tour e souvenir.
- Pasti semplici: I ristoranti offrono opzioni di base, con molta cucina locale.
7. Sicurezza
- Rischio di smarrimento: La foresta è densa e priva di punti di riferimento chiari, quindi segui sempre i sentieri segnalati e rispetta le indicazioni delle guide.
- Animali selvatici: Anche se affascinanti, alcuni animali possono essere pericolosi (serpenti, insetti velenosi), quindi fai attenzione.
8. Sostenibilità
- Rispetta la natura: Non lasciare rifiuti, non toccare gli animali e segui le regole per preservare l’ambiente unico del parco.
Preparandoti adeguatamente, Mulu può diventare un’esperienza indimenticabile, immersa nella natura selvaggia del Borneo.


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