giorno 11: ARCIPELAGO DI MANTANANI

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Appena entriamo nella nostra cameretta rosa da adolescente, le pareti sembrano stringersi, e il battito cardiaco mi rimbomba in gola. Penso che la colpa sia tutta del Lariam. Mi manca l’aria e mi sdraio sul letto, tenendomi una mano sul petto.

“Dai, muoviti, devi preparare lo zaino piccolo. Domani partiamo alle sei.”

“Lo so, aspetta. Solo un momento. Ho la tachicardia.”

“Non vorrai mica vomitare?”

“No… Sì! Spostati.”

Appena mi piego su quel water assurdamente rosa, succede. Mi si copre la schiena di un velo di sudore freddo.

“Stai bene?”

Mohd Lazim Ath Thany Bin Mohd Lazim via Unsplash

Quando suona la sveglia, mi sembra di aver dormito esattamente due minuti, e il fatto di avere i capelli bagnati è l’ultimo dei miei problemi.

“Ciao. Sono le cinque meno un quarto. Ti ho messo la sveglia prima, hai un’ora per preparare le tue cose. Lo zaino grosso te lo porto giù io in deposito.”

Sono nelle condizioni fisiche ideali per aspettare per mezz’ora un autobus in una città dove alle sei fa già un caldo insostenibile, fare un viaggio di due ore e mezza cercando di confondermi con il sedile e proteggermi dalle sferzate dell’aria condizionata a 15°, e, soprattutto, una traversata di altre due ore in barca verso l’arcipelago di Mantanani, un piccolo paradiso tropicale situato al largo della costa nord-occidentale del Sabah, a circa 80 chilometri da Kota Kinabalu.

Ho la faccia verde, ma sorrido da un orecchio all’altro: quando mi sono svegliata, sullo schermo del cellulare c’era la notifica di un messaggio di quel tipo che continua, mio malgrado, a piacermi. Invece di riposare, passo il trasferimento a ricamarci su.

Nel porticciolo lagunare di Kota Belud, dove aspettiamo di imbarcarci, l’escursione termica mi fa girare la testa. È una palafitta di legno in bilico su acqua ferma e verdastra, da cui parte un breve pontile con qualche sedia di plastica cotta dal sole.

I miei amici mi comprano una bottiglia d’acqua e un pacchetto di biscotti al burro (l’ideale in Malesia) per tirarmi un po’ su. Sono contenta, non mi dà nemmeno fastidio la traversata su una lancia snella e dipinta di bianco. Sotto di noi, l’acqua del mare cambia tonalità, dal verde bottiglia al blu intenso al turchese, fino a sbarcare su un’isoletta di sabbia bianco accecante.

L’arcipelago è composto da tre isole principali: Mantanani Besar (la più grande), Mantanani Kecil (la più piccola) e Lungisan, tutte circondate da acque cristalline e spiagge di sabbia bianca. In un posto così, non puoi avere le palle girate. Infatti, i nervi di tutti si distendono, e per il resto della giornata nessuno discute. L’unica preoccupazione è fare il bagno in questo mare azzurro e salatissimo, che cauterizza i nostri piedi ancora devastati dal Borneo, dormicchiare sotto alle palme e decidere dove andare a vedere il tramonto.

Nemmeno a Mantanani prendono i cellulari.

Ecco alcune cose interessanti su Mantanani:

  1. Snorkeling e immersioni spettacolari: Le acque intorno all’arcipelago sono ricche di vita marina, con coralli colorati e specie come razze, tartarughe e pesci tropicali. È una meta popolare per chi vuole esplorare i fondali marini senza la folla di altre località turistiche.
  2. Dugong avvistati di rado: Mantanani è conosciuta per essere uno dei pochi luoghi in Sabah dove si possono avvistare, seppur raramente, i dugonghi, animali marini simili ai lamantini.
  3. Atmosfera tranquilla: Le isole sono perfette per chi cerca relax e tranquillità, lontano dal caos delle città. Non ci sono grandi resort, ma piuttosto piccole guesthouse e alloggi eco-friendly.
  4. Accessibilità: Per raggiungere Mantanani, bisogna prendere un breve trasferimento in barca dalla cittadina di Kota Belud, a circa un’ora e mezza di macchina da Kota Kinabalu. Le barche partono dal molo di Kuala Abai.
  5. Sostenibilità: Le isole stanno cercando di preservare il loro ecosistema, con iniziative per ridurre il turismo di massa e l’impatto ambientale.
  6. Attività: Oltre a snorkeling e immersioni, puoi fare kayak, paddleboard o semplicemente goderti una passeggiata sulla spiaggia, ammirando il tramonto sul Mar Cinese Meridionale.
  7. Clima e stagioni: Il periodo migliore per visitare è durante la stagione secca (aprile-ottobre), quando il mare è più calmo e la visibilità subacquea migliore.

Mantanani è una destinazione ideale per chi ama la natura incontaminata e cerca una fuga dalle mete turistiche più frequentate.

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