giorno 15: PUNTA GALLINAS

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Punta Gallinas, situata nella remota penisola della Guajira, è il punto più settentrionale del Sud America. Un luogo di straordinaria bellezza naturale, dove il deserto incontra il Mar dei Caraibi in un paesaggio surreale fatto di dune di sabbia dorata, scogliere mozzafiato e baie isolate.

Punta Gallinas, situata nella remota penisola della Guajira, è il punto più settentrionale del Sud America. Un luogo di straordinaria bellezza naturale, dove il deserto incontra il Mar dei Caraibi in un paesaggio surreale fatto di dune di sabbia dorata, scogliere mozzafiato e baie isolate.

Tagliamo il deserto a ritmo di Radio Delfín FM, che spara in loop musica da mariachi, perché nulla dice “avventura nel nulla” meglio di trombe e sombreri virtuali. Il nostro driver, un ometto sdentato e perennemente incazzato, si lamenta che stiamo distribuendo troppi biscotti ai bambini dei posti di blocco. È il tipo di persona che mi fa venire il dubbio che stia meditando di falciarne qualcuno solo per recuperare tempo.

Antipatia a parte, devo riconoscere che Mr. Simpatia sa fare il suo lavoro. Quando una delle jeep rimane impantanata nella sabbia, tira fuori il mezzo con una combinazione di bestemmie creative e guida chirurgica. Il radiatore, però, è andato, e ci affidiamo a un meccanico improvvisato che, con tempistiche bibliche, lo rimette in sesto mentre noi cerchiamo di non scioglierci sotto il sole assassino.

Arrivati al punto più a nord dell’America Latina, il primo impatto è quasi accecante: la luce è così forte che tenere gli occhi aperti diventa un’impresa. L’ostello, un paio di edifici bassi e squadrati di cemento impolverato con tetti in lamiera, non vince nessun premio per l’estetica. Intorno, capre che sembrano aver colonizzato il deserto e, in lontananza, la scogliera arancione che si tuffa in una baia verde bottiglia.

La baia ospita una colonia di fenicotteri che decidiamo di stalkerare. Per avvicinarci, salpiamo su una barchetta da pescatori, sfidando onde che sembrano placide ma riescono comunque a far rimpiangere il pranzo. In acqua, i fenicotteri sono così immobili e perfetti che per un attimo penso siano di cartapesta.

La sera scivola in una gara di bevute che parte innocua con delle birre Polar e finisce con la scoperta del lato più indie degli alcolici locali: il Chirrinchi. Dopo aver convinto l’emporio a rivelarci il contatto giusto, ci danno un numero di stanza. Lì, un uomo svaccato su un’amaca in canottiera della salute ci vende una bottiglia di plastica riciclata piena di quello che scopriamo essere puro carburante per barche, il tutto per la modica cifra di cinquemila pesos.

Dalle descrizioni online, il Chirrinchi potrebbe sembrare un distillato artigianale chic, magari profumato di erbe e fiori. La realtà? Probabilmente prodotto in una vasca da bagno, ha il bouquet aromatico del benzene. Il primo shottino ti lascia senza parole, il secondo anestetizza abbastanza, e al quarto quasi inizi a trovarlo accettabile. Quello che è certo, è che ho trovato accettabile cantare una canzone dei ComaCose anche se sono stonata come una campana.

Forse è il tasso alcolemico, forse è la magia del deserto. Sta di fatto che, tra luci fioche e risate, persino il sapore di nafta diventa sopportabile.

Come si arriva

Raggiungere Punta Gallinas è un’avventura in sé. Non ci sono strade asfaltate, e il viaggio avviene su jeep 4×4 attraverso sentieri sterrati e tratti desertici, oppure in barca, partendo da Cabo de la Vela. Questa difficoltà logistica contribuisce al fascino selvaggio della destinazione, ancora relativamente inesplorata.

Cosa vedere

  • Dunas de Taroa: Le maestose dune di Taroa sono il simbolo di Punta Gallinas. Qui, la sabbia scivola dolcemente verso il mare, creando un panorama unico. È il luogo perfetto per rotolare correndo fino alla spiaggia o semplicemente per ammirare il contrasto tra il giallo del deserto e il blu profondo dell’oceano.
  • Faro di Punta Gallinas: Il faro segna il punto più settentrionale del continente. È un luogo simbolico e un ottimo spot per godersi il tramonto, con il cielo che si tinge di arancione sopra un panorama che sembra infinito.
  • Bahía Hondita: Una baia tranquilla, ideale per avvistare fenicotteri rosa e altre specie di uccelli. Questo ecosistema unico è una meraviglia da esplorare. Io, dopo la gita in barca ho dovuto buttare i vestiti che avevo addosso perché erano irrimediabilmente sporchi, ma questo è un dettaglio.

L’esperienza

Punta Gallinas è più di un luogo: è un’immersione nella cultura Wayuu, che qui vive in piccole comunità sparse. Le sistemazioni sono spartane, spesso in amache sotto tetti di paglia chiamati “rancherías”. L’ospitalità è semplice ma calorosa, e i pasti consistono spesso in piatti di pesce fresco o aragosta.

Consigli pratici

  • Porta con te scorte di acqua e snack: le risorse sono limitate.
  • Preparati a vivere senza Wi-Fi o elettricità stabile. Punta Gallinas è un luogo dove il tempo si ferma, e questo è parte della sua magia.
  • Non dimenticare la protezione solare e abiti leggeri ma coprenti: il sole qui è spietato.
Paola Galimberti via Unsplash

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