
Oltre alle urla e alle sirene, durante la notte ho sentito una scossa di terremoto. Pensavo di averla sognata, ma non era così. Siamo partiti presto, e per strada c’era solo un senzatetto a petto nudo sotto il piumino.
Ci siamo fermati a fare colazione in un diner: pancake con lo sciroppo d’acero, bacon e uova strapazzate. Dopo diversi chilometri, siamo arrivati allo Yosemite, malinconico e un po’ trasandato. Il cellulare ha perso il segnale appena siamo entrati nel parco e non l’ha più ripreso finché non ne siamo usciti. Lo Yosemite è un paesaggio dolomitico in formato gigante. Forse è per questo che, a primo impatto, non mi ha colpito tanto.

I pini sono altissimi, gli scoiattoli scorrazzano ovunque e i cervi attraversano la strada senza preoccuparsi. Il rischio di incendi è costante. Abbiamo dormito in un residence prenotato all’ultimo minuto, e in camera c’era la stessa moquette azzurrina che ricopriva il bagagliaio della Lancia Thema di mio papà quando ero piccola; lo chiamavo scherzosamente “la piscina della macchina”. Siamo immersi nel nulla, avvolti da un odore strano di legna e cannella, che al mattino presto è davvero intenso.

Il parco è celebre per la sua geologia unica e ospita alcune delle formazioni rocciose più iconiche degli Stati Uniti. El Capitan, una gigantesca parete di granito, è famosa tra gli arrampicatori, mentre Half Dome, con il suo profilo distintivo, può essere scalata tramite una via ferrata che segue la sua cresta.
Durante l’ultima era glaciale, circa 10.000 anni fa, i ghiacciai hanno scolpito il paesaggio di Yosemite, creando le sue celebri valli a U e laghi glaciali come il Mirror Lake. Questo lavoro di modellamento glaciale ha lasciato un’impronta duratura sul parco.

Inoltre, Yosemite è un habitat ricco di fauna e flora variegate. Oltre agli scoiattoli e ai cervi che spesso si vedono, è possibile avvistare orsi neri e puma, e una varietà di uccelli come il falco pellegrino. La vegetazione del parco include specie rare e endemiche, che aggiungono ulteriore fascino al paesaggio.
Infine, il parco ospita storici ostelli e lodge, come il Wawona Hotel, inaugurato nel 1856. Questo hotel in legno è uno dei luoghi più antichi dove si può soggiornare all’interno del parco, offrendo un tuffo nel passato e un’esperienza di soggiorno immersa nella natura.

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