
Rispetto alla trottola impazzita che è Barcellona, a Valencia passa il capogiro.
Valencia è una città tranquilla, o almeno lo è secondo gli standard spagnoli. Il clima è più secco e il cielo più limpido. Si mangia meglio e i prezzi sono convenienti. I turisti sono pochi e, per una volta, non si sente parlare italiano ovunque.
Quando abbiamo aperto la porta della nuova camera, su un terrazzo assolato, abbiamo fatto i salti di gioia: aria condizionata, un frigorifero e una vera finestra, signori.

Dal caffè al solito bar della stazione, abbiamo girato per le vie di Valencia saltellando. Amo questa città per i suoi tetti e murales; ci sono pochi turisti ed è una destinazione hipster. La Cattedrale merita sicuramente una visita, soprattutto perché, per una volta, non mi sono annoiata ad ascoltare l’audioguida. Salire fino al campanile è una bella scarpinata, ma la vista dall’alto è spettacolare.
Tutto mi sembra meraviglioso, anche se non ho ancora cenato perché devo andare sul tetto a svuotare la lavatrice. Non avevo più mutande.


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